domenica 20 luglio 2008

Rinascimento nucleare?

Flamanville

Una piccola perdita... le catastrofi si originano da una successione di piccoli problemi sostiene il CRIIRAD, l'istituto indipendente francese per il monitoraggio della radioattività ambientale.

La sequenza di incidenti nelle ultime settimane ha riportato alla ribalta il problema della trasparenza e della tempestività dei piani di messa in sicurezza a seguito dei malfunzionamenti nelle centrali nucleari e negli stabilimenti di lavorazione dell'uranio. Un problema che si somma , nell'impianto di Tricastin, secondo la denuncia del CRIIRAD, ad una gestione "superficiale" di scorie radioattve e chimiche e che dovrebbe insegnarci che prima di costuire migliaia di centrali nucleari bisognerebbe trovare una soluzione allo smaltimento dei rifiuti tossici.

Un serio interrogativo al dichiarato "rinascimento" del nucleare viene però dal rapporto annuale della Nuclear Decommissioning Authority inglese, che aggiorna i costi relativi alla dismissione delle centrali ed al trattamento delle scorie radioattive. Il costo del decommissioning - stimato 53 miliardi di sterline nel 2006 - è salito a 73 miliardi ma alcuni esperti ritengono che potrebbe schizzare a 85 miliardi di sterline: tanto quanto costò il programma Apollo per lo sbarco sulla luna, come fa notare John Sauven (direttore esecutivo di Greenpeance UK) sul Guardian. Con la differenza che il nucleare non sembra suscitare grandi speranze; e il caso inglese è emblematico delle irregolarità che affliggono questo settore.

Sellafield rappresenta il fallimento dell'industria nucleare. L'impianto di riprocessamento di Thorp è chiuso dal 2005 a causa di una fuoriuscita di liquido altamente radioattivo da una condotta guasta; a fine anno forse riaprirà. Il reattore di Mox Plant, invece, costato circa 500 milioni di sterline, nei suoi 5 anni di operatività ha prodotto tanta energia pari al 4% della sua capacità annuale.

Ma il nucleare è malato non solo in UK. Anche in Francia, oltre ad i malfunzionamenti di questi giorni bisognerebbe ricordare che sono stati sospesi (a tempo indeterminato) i lavori per la costruzione di un reattore EPR nella centrale di Flamanville - a causa di irregolarità riscontrate nell'armatura di ferro della base su cui il reattore stesso deve poggiare e che, secondo le parole degli ispettori dell'Agenzia per la Sicurezza Nucleare francese manifestano una mancanza di rigore inaccettabile.

Nessun commento: