martedì 22 luglio 2008

Una corsa verso la libertà


Via di qui. Un varco in mezzo alla folla. La strada. Saltare i tavolini. Che spavento. Batte il cuore, batte. No, non è come nel bosco, dove la terra è soffice. E gli alberi ti nascondono. E il vento ti sussurra se hai il nemico alle spalle. No, qui la strada è dura; gli zoccoli assorbono le vibrazioni ma si scivola lo stesso e le ginocchia sottili come ramoscelli ne risentono.
Non sembrava un muro, era tutto trasparente. Ma i palchi sono forti, per fortuna. Pizzica un po' il muso, tutto questo sangue. E le sirene: che spavento! Il cuore batte. Giù ora, giù per le scale. Via. Il bosco, la salvezza... il bosco, trovare dove passare la notte; un ruscello, un po' d'acqua; il sole che brilla tra i rami________________________________________________________ ________________________________________________________________

Tre spari
L'uomo si spaventa per nulla. Diventa aggressivo. Carabinieri, pompieri, 118. A sirene spiegate.
"Era troppo pericoloso per sedarlo" - un cervo impaurito.

Ogni anno, inermi, braccati, circa 150.000 ungulati vengono uccisi legalmente. Si stima che la caccia sia responsabile dell'abbattimento del 12.5% della popolazione dei cervidi. Si usano carabine di precisione, si spara anche dopo il tramonto, quando i cervi si muovono alla ricerca del cibo. Questo sport crudele è praticato dall'uomo.
Un cervo impaurito era un animale troppo pericoloso per essere sedato.

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