domenica 12 aprile 2009

Mondo precario

Mi raccontava sabato scorso A., con un caffé di plastica in mano, che lei il PhD l'ha preso nel 2002, in UK. Più di un week end passato tra stazioni d'autobus e aeroporti, con il portatile al collo, perché nel frattempo lavorava anche qui. I concorsi li hanno vinti sempre gli altri senza dottorato e con il minimo sindacale di pubblicazioni, a volte neanche quello.

Lei continua a viaggiare, non troppo comoda, con il rinnovo a vista del contratto. I bene informati dicono che nel prossimo ddl su concorsi e valutazioni gli aspiranti ricercatori dovranno avere conseguito il dottorato da non più di 5 anni alla data del bando. Forse per tenere alto il rating delle università. Sfruttati e archiviati, si sbatte la porta in faccia a un'intera generazione.

Nessun commento: