Il WHO ieri ha diramato un'avvertenza riguardo ad un rischio potenziale per la salute a causa di particelle di cenere dall'eruzione in corso dell'Eyjafjallajokull.
Tutta questa situazione è dovuta ad alcune coincidenze - il vecchio adagio della legge di Murphy per cui se qualcosa deve andare storto, lo farà. La prima è che l'eruzione dell'Eyjafjallajökull è avvenuta sotto un ghiacciaio e la conseguente esplosione di vapore ha soffiato la cenere fino a 11 km nell'atmosfera. La seconda è che l'Islanda si trovava sotto l'influsso di una corrente a getto che ha determinato una rapida diffusione delle ceneri vulcaniche verso est - sudest.
Ci sono rischi per la salute? Dipende.
I più a rischio sono coloro che vivono in prossimità del vulcano e che sono esposti ad elevate concentrazioni di particelle di cenere vulcanica e biossido di zolfo, che è un irritante molto potente delle vie aeree .
In tutti gli altri il pericolo è legato alla concentrazione di particelle sottili, che molto probabilmente la corrente a getto continuerà a diffondere per diverse settimane, e che sono associate ad un incremento di rischio per eventi acuti respiratori e cardio-vascolari.
Dai risultati dell'analisi della composizione delle ceneri finora disponibili, il 25% risulta costituito proprio da particelle sottili, con una dimensione inferiore a 10 microns, anche se la loro concentrazione può variare da zona a zona in relazione al vento, alle correnti d'aria ed alle temperature.
I soggetti più a rischio sono quelli che hanno già problemi respiratori, ma non dimentichiamo che siamo tutti esposti ogni giorno al rischio delle polveri sottili emesse dai veicoli a motore che si depositano nelle vie aeree e nel flusso sanguigno. Se gola e bronchi sono irritati, il naso e gli occhi colano, meglio limitare le attività all'aperto.
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