Ora che sappiamo tutto o quasi sull'arte della persuasione e dell'industria delle Public Relations per creare l'opinione pubblica dovremmo essere abbastanza smaliziati per capire o almeno sospettare quand'è che si vuole creare una fabbrica del consenso.
Epure ci sono settori su cui è così evidente la propaganda degli interessi industriali che non ce ne accorgiamo. Uno di questi è il caso degli OGM. Avete presente tutti quelli che continuano a ripetere che essere contro gli OGM equivale ad avere una posizione anti-scientifica?
Negli US centinaia di scienziati hanno presentato al Senato Americano, lo scorso aprile, una petizione contro il Global Food Security Act, una legge che, con tutte le buone intenzioni, è intesa a riformare i programmi di aiuto allo sviluppo agricolo per meglio rispondere alle crisi alimentari. Il punto controverso è che questa legge prevede lo stanziamento di fondi federali (7.7 miliardi di dollari) per lo sviluppo di una sola tecnologia agricola: quella degli OGM.
Verrebbe da pensare che negli US si crede molto in questa tecnologia, su cui evidentemente c'è un consenso scientifico diffuso. La verità è che dietro questa legge c'è stato il lavoro di lobby della Monsanto, che è una delle poche (2/3) multinazionali che dominano il settore è che sarebbe la potenziale beneficiaria di un enorme flusso di fondi federali oltre che dei futuri profitti derivanti dai brevetti dei suoi prodotti (semi e pesticidi).
La richiesta dei firmatari della petizione, infatti, non è di fermare gli OGM, ma di rendere la legge neutrale dal punto di vista della tecnologia, perché la ricerca indipendente sugli OGM dice che questi prodotti non incrementano la resa dei raccolti ma, al contrario, hanno un forte e negativo impatto sociale sui paesi in via di sviluppo.
Cose americane dell'altro mondo? Anche in Europa la propaganda OGM si fa sentire. In UK, l'FSA (Food Standards Agency) è l'organo indipendente di regolamentazione sulla sicurezza alimentare a cui è stata commissionata dall'ex governo laburista un'azione di promozione del dibattito pubblico sugli OGM. Un compito senz'altro lodevole. Ma la scorsa settimana, nel giro di pochi giorni, due memebri si sono dimessi dai loro incarichi all'FSA in segno di protesta contro i legami della FSA stessa con l'industria agro-chimico e l'azione di lobbying volta alla propaganda dell'uso degli alimenti OGM. Avete presente tutti quelli che continuano a ripetere che essere contro gli OGM è una posizione anti-scientifica? E' quello che faceva il presidente dell'FSA, nella, pare, la classica azione di PR per conto di BigAg.
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