giovedì 4 novembre 2010

Vecchio cinema Italia

La storia di Ruby, il Presidente di buoncuore, la telefonata di Palazzo Chigi per informare la questura che la povera ragazza è niente meno che la nipote di Mubarak, la battuta sui gay: sembra di stare nella sceneggiatura di uno di quei film di serie Z dei Vanzina, orribili che però possiedono come cifra comica un misto di gag tanto improbabili (ma stando alle cronache neanche poi troppo) quanto volgari che riempie i cinema e fa ridere tanti italiani. Ecco perché alla fine vince sempre Berlusconi. 

Al Nord Est invece sembrano andare in onda spezzoni di vecchi film neorealisti, scene di sessant'anni fa: gli argini che non tengono, la grande alluvione, migliaia di sfollati. Non ci sono più gli sguardi induriti dal sole e dal lavoro dei campi di quelle pellicole, ma il resto sono gli stessi fotogrammi di un paese che non sa cambiare, impermeabile a tutte le ingiustizie.

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