E' che mi veniva da pensare a quel viceministro che vuole dare messaggi positivi ai giovani. Sì stiamo parlando di quel viceministro che a 26 anni è diventato ricercatore e a 29 era già prof. ordinario.
Ovviamente i giornalisti sono intrepidi nel far notare che in bocca a un privilegiato l'espressione "siete sfigati" sa un po' di arroganza: su La Stampa, Gramellini lo chiama "figlio di papà". Mica scrive però che Michel Martone è uno che ha fatto una carriera... possiamo definirla scandalosa? Per fortuna che tra sfigati un minimo di solidarietà c'è - mal comune... - e allora sul blog dei ricercatori precari ecco su assi cartesiani la traiettoria lavorativa di questo super viceministro
Avete visto bene: quando ha vinto il concorso da ricercatore aveva una produzione scientifica pari a 0. E' diventato professore associato con 4 pubblicazioni (tenete presente che con 4 pubblicazioni era praticamente impossibile riuscire a vincere, nell'ultima tornata, uno degli assegni di ricerca MIUR, at my Faculty) e ha iniziato a entrare in produzione da ordinario, avendo la possibilità di mettere il nome sul lavoro di altri, con una produzione annuale (linea blu) non particolarmente consistente come numeri. Roba che se Martone non si chiamasse Martone galleggierebbe anche lui tra borse, contratti, assegni insomma uno sfigato.
E così pensavo, per ogni super-privilegiato come Martone, quanti sfigati veri, quelli che meriterrebbero più di lui ci saranno? Cinque, sei, di più? quando A. con un caffé di plastica in mano mi urla: "Ma non vorrei la sua carriera per niente al mondo. Uno così, ma cosa vuoi che sappia fare? il vice-ministro in cerca di popolarità. Roba da sfigati!"
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