domenica 21 ottobre 2007

James Watson's greatest hits

Welcome people to the James Watson Wonderland.


Time Magazine, 1989
"In tutta onestà, se gli scienziati non giocano a fare Dio, chi può farlo? Pensavamo che il nostro destino fosse nelle stelle. Oggi sappiamo che è nei nostri geni."


Berlino, 1997. Congresso di medicina molecolare
"E' venuto il tempo di lasciarci Hitler dietro alle spalle... La vostra regolazione [della Germania] delle biotecnologie è controproducente. La Germania non si è mai purgata."


University of California, Los Angeles, 1998
"Nessuno ha il coraggio di dirlo, ma se potessimo creare esseri umani migliori conoscendo il modo in cui aggiungere geni, perché non dovremmo farlo? Sono fortemente a favore del controllo genetico del destino dei nostri figli. Li faremo un pochino migliori. Chi vuole un bambino sgradevole?"
"Nei prossimi venticinque anni ci saranno molte persone mentalmente malate o solo stupide. Certo, ci abbiamo messo tre miliardi e mezzo di anni per arrivare qui, ma c’è stata una gran quantità di sofferenza sulla strada. Non vogliamo fare come Hitler, ma tutti vorrebbero figli splendenti e in salute. Vogliamo smettere di avere figli che facciano piangere i genitori"


Intervista al New York Times, 2003
"Ai bambini geneticamente difettosi a scuola dovrebbero insegnare separatamente. I figli vengono lasciati indietro se continuiamo a dire che tutti hanno lo stesso potenziale di apprendimento."


Channel 4, 2003
"Nei casi di vera stupidità, io parlerei di malattia. Consideriamo quel 10% con quoziente d'intelligenza molto basso, quelle persone che hanno difficoltà anche alle scuole elementari: qual è la causa? C'è chi indica la povertà o fattori simili. Probabilmente non è così. Mi piacerebbe eliminare la causa, per aiutare quel 10%. [...] Una volta che esiste il modo di migliorare i nostri bambini non ci si può più fermare. Sarebbe stupido non usare questa tecnica, perché ci sarà sempre chi la userà. Ci saranno genitori che potenzieranno i loro figli, e quei bambini domineranno il mondo"


The Sunday Times, 2007 (ovvero come un Nobel può finire a spasso dalle sue responsabilità amministrative)
"Sono molto pessimista sul futuro dell'Africa perchè tutte le nostre politiche sociali si basano sulla convinzione che l’intelligenza degli africani sia come la nostra, mentre tutti gli esperimenti effettuati dicono il contrario ed anche le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sanno che questo non è vero."


Varie
"Non dobbiamo cadere nell’assurda trappola di essere contro tutto ciò a cui Hitler era a favore."
"Le persone dicono che sarebbe terribile se facessimo belle tutte le ragazze. Io dico che è grandioso."
"Ogni volta che puoi prevenire la nascita di un bambino malato è un bene per tutti. Nessuna madre vuole un figlio nano."


James Watson non è razzista. Per lui la genetica è la medicina capace di estirpare tutte le infermità, è l'antidoto contro le delusioni (nell'articolo di difesa in cui si dichiara mortificato per come sono state interpreatate le sue parole, racconta la sua vicenda personale, quella del figlio Rufus schizofrenico). L'ingegneria genetica che difende non è l'eugenetica di uno stato che progetta l'estinzione dei meno competenti, ma è il canto di una sirena che promette figli più sani e intelligenti.
Come osservava George Monbiot sul Guardian in un articolo datato qualche anno fa, questa visione che nasce dalla regola dell'appagamento di ogni desiderio delle società consumistiche, dal voler rendere perfetta l'imperfetta natura umana, nasconde spaventosi costi morali e la prima vittima potrebbe essere proprio l'uguaglianza. Quella per cui ciascuno di noi possiede un'essenza umana più importante di tutte le differenze: di colore della pelle, di bellezza, di intelligenza.

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