lunedì 7 gennaio 2008

Shipbreakers

Kubrick, Il dottor Stranamore. Nella base militare del folle generale Jack Ripper campeggia il motto "Peace is our profession".


Sulla strada che da Bhavnagar punta verso il Mar Arabico, si arriva alla spiaggia, si arriva ad Alang: "Safety is our motto" dove in media muore un operaio al giorno, qualcuno per un'esplosione, qualcuno per una caduta, qualcun altro perché si ammala di tumore...l'amianto, il bifenile-policlorurato.


Alang


I relitti arrugginiti delle grandi navi vengono spiaggiati ad Alang per essere smantellati pezzo per pezzo, tutto a mano o quasi, lavoro artigianale: martelli, seghe, fiamme ossidriche e argani. Dall'altra parte c'è bitume, amianto, residui tossici e di gas nei serbatoi. Un villaggio da 20.000 abitanti e una vita disumana.


Scientific American ha pubblicato la lista dei 10 posti più inquinati del mondo:
Sumqayit (Azerbaijan), Chernobyl (Ukraine), Kabwe (Zambia), La Oroya (Peru), Linfen (China), Norilsk (Russia), Sukinda (India), Tianying (China), Vapi (India).
La lista riprende il rapporto Dirty Thirty del Blacksmith Institute, un'associazione ambientalista con base a New York: i 30 posti al mondo più inquinati, in cui nessuno vorrebbe vivere.
Sul National Geography ci sono le foto di questi luoghi feroci.


La_oroya_3


Dalla lista manca Alang, e altri posti simili in Pakistan e Bangladesh, le pattumiere a buon mercato dei paesi ricchi e puliti che risparmiano sulla dismissione, e comprano al risparmio il nichel prodotto dai fumi che impestano Norilsk dove la neve è nera come la notte e l'aria puzza di zolfo.

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