giovedì 12 giugno 2008

L'amore al tempo del metrò

Parig_metro_2

Tra le vie sinuose della città, le lunghe code di automobili incolonnate dietro un semaforo e i clacson che ringhiano ai cantieri cigolanti sono le meridiane dei tempi moderni. Ore 8.00 e sotto il piano stradale, in un labirinto di gallerie, sferragliano i treni con le loro tradotte.
Qualcuno perde il senso di tutta questa fretta che come tante formichine ci fa correre da una parte all'altra sempre lungo la stessa traiettoria, qualcuno si prende una pausa estiva, dall'inverno routinario del dovere, nei vagoni del metrò.


Amour mobile è uno smilzo breviario, 600 annunci di chi vorrebbe ritrovare qualcuno incrociato nei trasporti pubblici di Parigi, frasi un po' banali:
"I tuoi occhi blu mi hanno scombussolato"
"Vorrei ritrovarti su un tragitto completo, sono certo che riuscirei a farmi amare".


Un eterno sì all'amore che dura l'attimo di un'illusione. Il metrò riparte e la folla si disperde. Finisce tutto nell'aria del mattino.

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