venerdì 4 luglio 2008

iDoser, ovvero i toni binaurali

Brainrhythm

Vibriamo come corde, siamo vibrazioni, e l’elettroencefalogramma (EEG) misura quelle elettriche, del nostro cervello.

L'attività elettrica cerebrale, a seconda della frequenza delle onde (sono tutte frequenze nel range dell'infrasuono, non udibili), si può classificare in 4 stati:
< 4Hz (onde delta) corrispondono al sonno profondo;
tra 4 a 7 Hz (onde theta) corrispondono alla sonnolenza e al primo stadio del sonno (sonno REM);
tra 7 a 13 Hz (onde alpha), rilassamento vigile;
tra 13 a 40 Hz (onde beta), stato di allerta e di concentrazione.


La frequenza dominante nell’EEG determina lo stato nel quale si trova il nostro cervello; se per esempio l’ampiezza delle onde alpha è piu’ alta delle altre, allora il cervello si trova in uno stato di rilassamento vigile.


Ma se a particolari frequenze cerebrali corrisponde uno stato mentale, portare un cervello a produrre più onde beta, per esempio, non significa indurlo ad uno stato di allerta?


Se un soggetto mezzo addormentato (in onde theta) viene sottoposto a una stimolazione sensoriale a 30 Hz di frequenza (onde beta), il suo cervello povrebbe modificare la sua attività e tendere verso una situazione di attenzione e concentrazione .Uno stimolo a 30hz però non viene percepito dal nostro orecchio umano. Mase si stimola l'orecchio sinistro con un tono costante per esempio 415 Hz e l'orecchio destro con uno di 445 Hz, la differenza di 30 Hz viene percepita dal cervello, che si sincronizza, o entra in risonanza. E' questo il principio dei toni binaurali che ha scatenato l'allarme cyber-droga, o I-Doser: gli mp3 droganti.

Davvero i toni binaurali possono modificare i nostri stati?

La letteratura scientifica è abbastanza divisa in merito. Una googlata su PubMed mostra una quindicina di articoli dal 1998 ad oggi. I più recenti, non nascondono qualche dubbio sulla presenza di effetti.


Wahbeh H, Calabrese C, Zwickey H in "Binaural beat technology in humans: a pilot study to assess psychologic and physiologic effects". Journal of alternative and complementary medicine (2007)
riportano che un esperimento di applicazione di toni binaurali per un periodo di 60 giorni a frequenze nel range delle onde delta ha mostrato un effetto positivo sull'ansia.


Cosa già notata daPadmanabhan R, Hildreth AJ, Laws D. in A prospective, randomised, controlled study examining binaural beat audio and pre-operative anxiety in patients undergoing general anaesthesia for day case surgery. Anaesthesia. 2005 Sep;60(9):874-7, i quali consigliano come trattamento per ridurre l'ansia nei pazienti da sottoporre a operazione in anestesia generale una sessione da 30 minuti di ascolto di toni binaurali (nella ricerca gli autori utilizzano un software commerciale ampiamente pubblicizzato).


Gli stessi autori del primo articolo, Wahbeh H, Calabrese C, Zwickey H, Zajdel D., in
Binaural beat technology in humans: a pilot study to assess neuropsychologic, physiologic, and electroencephalographic effects. J Altern Complement Med. 2007 Mar;13(2):199-206., riportano però che non c'è evidenza di induzione di stato in toni binaurali a frequenze di 7-Hz; l'unica indicazione è quella di un peggioramento dello stato depressivo e un impoverimento della memoria immediata, dopo l'ascolto dei toni binaurali, che però richiede studi più ampi per essere confermata.


In Am J Clin Hypn. 2003 Apr;45(4):295-309, Binaural beat induced theta EEG activity and hypnotic susceptibility: contradictory results and technical considerations, Stevens L, Haga Z, et al. riduscutono i risultati di uno studio precendente affermando che non c'è evidenza di una relazione tra toni binaurali tra 4 e 8 HZ e un incremento delle onde cerebrali theta o una maggiore suscettibilità ad essere ipnotizzati.


Anche se le onde alpha sono state utilizzate con successo nel trattamento di pazienti alcolizzati con sintomi depressivi - Peniston EG, Kulkosky PJ. Alpha-theta brainwave training and beta-endorphin levels in alcoholics. Alcohol Clin Exp Res. 1989 Apr;13(2):271-9


I più entusiasti sugli effetti dei toni binaurali sono invece Lane JD, Kasian SJ, et al. in Binaural auditory beats affect vigilance performance and mood. Physiol Behav. 1998 Jan;63(2):249-52, per i quali la stimolazione del cervello con toni binaurali nel range delle onde beta può migliorare la performace psicomotoria e il tono dell'umore, spingendosi ad affermare questa tecnologia può avere applicazioni nel campo del controllo dell'attenzione e nel miglioramente delle performances.


Tutto sommato non abbastanza perché il nucleo speciale frodi telematiche (Gat) della Guardia di Finanza lanci un allarme sociale sugli mp3 droganti a base di toni binaurali, che più che altro sembra essere una buona pubblicità per tutti quei siti e quelle "sostanze" il cui principio attivo è un po' di euforia nel credere che la faccenda funzioni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu