mercoledì 9 luglio 2008

Incidente nucleare a Tricastin


Ennesimo incidente nucleare. Questa volta nel sud della Francia al reattore di Tricastin, a circa 40 km da Avignone si è verificato uno scarico accidentale di 30 metri cubi di acque usate (trentamila litri) contenenti 12 grammi di uranio per litro durante un'operazione di pulizia di una cisterna. In totale 360 kg di uranio, di cui non è stato diffuso il dato relativo al contenuto di isotopo.

Naturalmente è la prima volta che si verifica un fatto simile, secondo le dichiarazioni dei responsabili del gruppo Areva che gestisce l'impianto e non ci sono conseguenze sull'ambiente.
Intanto Swissinfo.ch riporta che sono state prese misure di precauzione, come il divieto di consumare acqua potabile in alcuni comuni; la sospesione dell'irrigazione agricola proveniente dai fiumi La Gaffiere e L' Auzon - e anche la pesca e il consumo di pesce - e sono state vietate attività nautiche e il bagno su altri corsi d'acqua.
Tricastin si trova a 40 km da Avignone, vicino al Mediterraneo. E' lecito pensare che in periodo di vacanze la notizia non avrà grande risonanza.

Intanto che ne è dell'incidente al reattore di Krsko in Slovenia che fece scattare un allarme a livello comunitario ma di cui poi si disse che fu tanto rumore per nulla?
L'AIPRI riporta che alcuni cittadini sloveni hanno osservato che la vegetazione sulle montagne attorno al reattore sta morendo. Nelle prossime settimane forse ne sapremo qualcosa di più, proveremo a seguire la vicenda.

Intanto al G8 si è parlato della necessità di costuire oltre 1000 (mille!) centrali nucleari nel mondo. E anche l'Italia dovrà fare la sua parte, si è detto. Business as usual.

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