sabato 2 agosto 2008

Loretta Starbucks

Starbucks_litter_2


E adesso andate a dirlo a Epifani e compagnia che i sindacati non servono. A Seattle almeno, che è la città del movimento antiglobal ma anche di Starbucks, la catena simbolo della globalizzazione che offre a mezzo mondo un caffé drinkable.

Ma tempi moderni, tempi duri per la multinazionale miliardaria che ha deciso di chiudere 6oo locali negli States, 12.000 licenziamenti previsti. E le proteste non arrivano dai sindacati o dai lavoratori, ma dai clienti che a Starbucks non riescono a rinunciare:


This is devastating news! Starbucks is a sanctuary for me.
My whole family are mortified by this news.
It was a home away from home! I cannot quite express my feelings of disbelief into words.

OMG WHY WOULD THEY DO THIS!!
MY DAD AND I WONT GET OUR HOT COCO AND COFFE TOGETHER LIKE WE ALWAYS DO WAT KINDA SICK PEOPLE ARE THEY!!!!!!!!!!!!


Fa lo stesso che Seattle sia zeppa di caffé indipendenti, è così che Loretta Donnelly, una ex dipendente, si è messa in testa di raccogliere firme per impedire la chiusura del locale nel suo quartiere. Lei lo sa che questa azienda tratta bene i suoi lavoratori...

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