martedì 17 febbraio 2009

Caro Darwin,

Tempi di crisi ed anche alla Royal Society ci si chiede se non sia meglio concentrare i finanziamenti a quei settori scientifici che possono dare un concreto contributo allo sviluppo economico: meglio spendere per il Large Hadron Collider per rincorrere il bosone di Higgs e il sogno di contemplare l'universo o meglio spendere per cercare di sfuttare l'energia solare e rompere la dipendenza dai combustibili fossili? Ovvero, i fondi pubblici dovrebbero privilegiare la ricerca applicata capace di dare un ritorno economico?

La risposta scontata è no, ma provate a scrivere un progetto di ricerca per richiedere un finanziamento, ed ecco quello che vi potrebbero rispondere:

Abbiamo inviato il suo progetto ad un panel internazionale di revisori che non hanno lavorato o pubblicato con lei negli ultimi 10 anni. Nonostante il suo progetto presenti un carattere originale [...] la sua richiesta di finanziamento non è stata accettata.

Secondo il primo revisore, il progetto si prsenta come un bizzarro esercizio [...] Il revisore le suggerisce di analizzare con maggiore attenziona la letteratura presente. [...] In merito si esprimono anche dubbi relativi ai costi delle missioni di viaggio [...] ed i risultati scientifici da lei finora ottenuti non garantiscono una buona probabilità di successo.

Il secondo revisore porta in evidenza il fatto che nonostante il principale criterio alla base dei nostri finanziamenti sia l'eccellenza scientifica, la società oggi ci impone di considerare l'impatto economico della ricerca - che non è stato adeguatamente considerato nella sua proposta [...]

Il terzo revisore esprime delle perplessità circa la mancanza di una chiara ipotesi di lavoro alla base della sua ricerca: lei potrebbe finre per perdere il suo tempo insieme al nostro denaro. Questo approccio alla ricerca è fortemente sconsigliato perché inevitabilmente la condurrebbe a pubblicazioni accettate solamente su riviste specialistiche di basso impatto, o peggio ancora pubblicabili solo in forma monografica. Siccome la nostra agenzia è giudicata sulla base di una produzione scientifica misurata dall'impact factor delle pubblicazioni, queste perplessità si configurano come un argomento fortemente negativo [...]

Ma ho dimenticato il pezzo più divertente:

As referee three has pointed out, one obvious implication of your proposal might be that diverse life forms are derived from each other, which has the potential of challenging widely held beliefs in society. Referee three has therefore pointed out the need to balance such a view with the alternative concept of creationism. As a publicly funded council we must remain scrupulously neutral on such sensitive matters.

Questa è la lettera che Frank Gannon, direttore della Science Foundation Ireland, ha spiritosamente pubblicato su Nature come possibile risposta di una moderna agenzia di ricerca alla proposta di ricerca di Charles Darwin, che fortunatamente non dipendeva dalle agenzie di ricerca per i suoi progetti.

Nessun commento: