sabato 2 maggio 2009

Febbre suina, quel che non si conosce

Primo caso confermato in Europa (Spagna). A Città del Messico il numero delle infezioni per il momento è arrivato a 1614; i casi mortali sono 103 (molti dei quali non ancora confermati in laboratorio come casi di febbre suina). I sintomi della febbre suina sono i comunissimi sintomi influenzali quindi è probabile che il numero a breve salirà - centinaia di raffreddori ed anche polmoniti si contano abitualmente in un'area urbana. Normale nei primi giorni di uno stato di allerta. Non si sa ancora se si tratta di un'epidemia o quello che viene definito, in inglese,  "outbreak", un focolaio.

Allo stato dell'arte si sa molto sull'influenza in seguito anche all'interesse sorto con i casi di influenza aviaria. Allo stesso tempo però si sa che molte delle cose che si pensavano sull'influenza non le conosciamo realmente. Per esempio come il virus viene trasmesso da persona a persona non è realmente noto: qual è la probabilità di essere contagiato toccando un oggetto che è stato nelle mani di qualcuno con l'influenza, o di rimanere contagiati sedendo nella sala d'aspetto di un pronto soccorso accanto altri malati; oppure perché l'influenza sia stagionale (Lofgren E, Fefferman NH, Naumov YN, Gorski J, Naumova EN., "Influenza seasonality: underlying causes and modeling theories", J Virol. 2007 Jun;81(11):5429-36
E' quel che ha sottolineato il direttore del CDC Richard Besser ieri nel briefing alla Casa Bianca: il virus dell'influenza è scarsamente prevedibile. Se questo focolaio si trasformerà in pandemia potrà essere come le altre pandemie del passato, oppure solo un'aggressiva influenza stagionale o forse qualcosa di diverso ancora.

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