E' in una lettera editoriale pubblicata sul New Zealand Medical Journal
che un gruppo di ricercatori della Otago University di Wellington (Nuova Zelanda) e della Utrecht University (Olanda) hanno riportato la prima stima sul tasso di riproduzione del virus A/H1N1 nell'emisfero australe. E' un valore pari a 1.96. Cosa significa? Vuol dire che ogni soggetto infetto ne contagia più o meno altri due. Dimostra che il virus si sta diffondendo molto rapidamente, molto più rapidamente di quanto si era inizialmente sospettato. Le prime stime del tasso di riproduzione erano attorno ad un valore di 1.5 (ovvero che due persone infette ne contagiono altre tre), soprattutto è un tasso maggiore di quello della Spagnola in Nuova Zelanda e significa che circa il 78% della popolazione (compresi gli asintomatici) saranno infettati. Una percentuale altissima, se si pensa che gli scenari previsti dal Servizio Sanitario inglese non vanno oltre la previsione del 30% della popolazione contagiata.
I dati utilizzati per la stima sono quelli racconti in Nuova Zelanda tra il 2 e il 15 giugno. Nuova Zelanda e Australia sono nella stagione influenzale ma sono avvantaggiate del fatto di trovarsi in una zona temperata e normalmente hanno dei tassi di riproduzione minori di quelli dell'emisfero settentrionale. Ed infatti i dati provenienti dal Giappone stimano un tasso di trasmissione tra il 2 e il 2.6.
Rimane comunque basso per il momento il tasso di mortalità che nei paesi sviluppati con un buon servizio sanitario dovrebbe attestarsi su 1/10.000 (un caso mortale ogni 10.000 infetti).
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