mercoledì 4 novembre 2009

Influenza A/H1N1: nuovo studio sui casi gravi

Nuovo studio sui casi gravi pubblicato sul Journal of American Medical Association.

Si tratta di uno degli studi più grandi finora pubblicati: 1088 pazienti ospedalizzati, in California, tra il 23 aprile e l'11 agosto.

Le caratteristiche anagrafiche dei pazienti confermano che i ricoverati a causa dell'influenza pandemica A/H1N1 sono più giovani (27 anni è l'età mediana) rispetto a quanto normalmente accade con l'influenza stagionale. Nell'influenza di stagione sono infatti gli over 65 e i bambini sotto i 5 anni ad essere i più colpiti.

Tra le diverse fasce di età i bambini sono quelli che hanno il tasso di ricovero più alto. In particolare i tassi di ospedalizzazione più alti ricorrono nella fascia di età dei neonati con meno di 2 mesi, che però sono troppo piccoli per essere vaccinati. Anche questo studio sottolinea l'importanza di vaccinare il personale medico-sanitario e tutti coloro che sono a stretto contatto con i neonati .

E' invece tra gli over 50 (50-59 anni) che si registra il tasso di mortalità più elevato tra i ricoverati.

Il 68% dei pazienti ammessi in ospedale aveva almeno un fattore di rischio associato a complicanze influenzali. Nel 34% sono stati riscontrati altri fattori di morbidità non associati a complicanze influenzali come l'obesità.

Il tempo mediano tra l'esordio dei sintomi e il ricovero è stato di 2 giorni; febbre, tosse e problemi respiratori sono i sintomi più frequenti.

Il 31% dei ricoverati è stato ammesso in terapia intensiva. Tra questi per il 65% è stato necessario ricorrere alla ventilazione meccanica. L'11% dei ricoveri ha avuto un esito fatale (in questi pazienti il tempo mediano tra l'esordio dei sintomi e il ricovero è stato di 12 giorni) . Le cause di morte più frequenti sono state polmonite virale e sindrome da distress respiratorio acuto.

E' però importante puntualizzare che una mortalità dell'11% tra i pazienti ricoverati è abbastanza elevata. In molti altri paesi, la percentuale è sensibilmente inferiore, da noi lo è addirittura di un'ordine di grandezza (i dati ufficiali riportano 20 casi mortali – ad oggi – su 1494 ricoveri – al 18 ottobre).

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