mercoledì 4 novembre 2009

Influenza A/H1N1: vaccini e adiuvanti

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea dei medicinali (Emea) ha esaminato i dati dei primi studi clinici con H1N1 relativi ai tre vaccini pandemici già autorizzati dalla Commissione europea: Celvapan®, Focetria® e Pandemrix®.

Pur confermando la raccomandazione adottata nel mese di settembre, secondo cui è preferibile che i tre vaccini vengano somministrati in due dosi a distanza di tre settimane, il Chmp ha valutato positivamente per gli adulti sani tra i 18 e i 60 anni i risultati della risposta immune dopo la prima dose di vaccino per Pandemrix e Focetria (ndr, che contengono l'adiuvante MF59). Tuttavia, poiché i dati ora disponibili sono limitati, il Chmp non ha ritenuto opportuno modificare la raccomandazione pre-esistente, ma ha aggiunto la possibilità di utilizzo di una singola dose per i soggetti adulti e per gli adolescenti. (da Epicentro - Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute)

Focetria (della Novartis) è il vaccino commercializzato nel nostro paese. La strategia vaccinale messa a punto dal ministero prevede l'immunizzazione del 40% della popolazione, dando la priorità agli operatori del settore sanitario e a quelli di pubblica utilità ed alle categorie a rischio. Lo schema di vaccinazione consiste nella somministrazione di due dosi a distanza di 21 giorni. Tenendo conto che una piena immunizzazione si raggiunge 2 o 3 settimane dopo l'inoculazione della seconda dose il rischio però è di arrivare tardi rispetto al picco pandemico.

Molti paesi (non gli Stati Uniti però) hanno autorizzato l'impiego degli adiuvanti che servono a potenziare la risposta immunitaria. Qualora si somministri un vaccino con adiuvante, sembra infatti che una vaccinazione monodose sia già sufficiente anche per i bambini sotto i 10 anni di età . Con l'aggiunta di adiuvante,infatti, mezza dose (nei vaccini monodose) è sufficiente a fornire un minimo di protezione nei bambini da 6 mesi a 1.5 anni. In ogni caso, anche senza adiuvanti, una sola dose di vaccino è meglio di nulla. Questa sembra essere la ragione per cui il WHO raccomanda l'utilizzo di una singola dose di vaccino (anche per i bambini sotto i 10 anni di età). Data la scarsità di vaccino con cui fare i conti, l'obiettivo del WHO sembra essere quello di assicurare un minimo di protezione al maggior numero di bambini, che sono il gruppo più colpito a livello di numero di contagi, possibile .

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