Cosa sta succedendo in Ucraina? Finora 95 vittime a causa di malattie respiratorie acute. Ed è arrivato nella capitale anche un team multidisciplinare di 9 esperti, mandato dal WHO, per fornire supporto diagnostico e per caratterizzare i casi dal punto di vista clinico ed epidemiologico.
Quello che sta emergendo però è una grande, grande impreparazione. Per mesi sono stati ignorati le raccomandazioni del WHO a prepararsi alla pandemia; i peraltro modesti fondi destinati per affrontare linfluenza A/H1N1 non sono stati impegati per fare scorte di antivirali, allestire laboratori, dotare gli ospedali di respiratori meccanici.
. Sentite quello che dice il primo ministro Yulia Tymoshenko: "As for me, I am not vaccinated. I protect me by the same methods, which everybody uses: lemon, onion, garlic".
Questa improvvisazione a livello politico è denunciata anche da Yevhen Komarovsky, un medico che nel suo blog scrive: When a lawmaker-doctor, who is a secretary of the health committee in the Verkhovna Rada, said that Tamiflu is a drug that only supports the immune system and that we "have decided at the National Security Council meeting that we'll buy ozeltamivir instead," I started to feel scared and embarrassed. If the country's fate is decided by people who have no idea that Tamiflu and ozeltamivir are the same thing, what can we expect?
Ed inevitabilmente, mentre la gente colta dal panico fa la coda nelle farmacia per comprare gli antivirali (non si fida di limone, cipolle e aglio) le polemiche si trasformano in accuse politiche. Il leader dell'opposizione Yushchenko ha già accusato il primo ministro Yulia Tymoshenko e l' ex-primo ministro Viktor Yanukovich di negligenza criminale per come il governo sta affrontando la pandemia.
La situazione non è delle più rassicuranti anche negli altri paesi dell'Est Europa dove è difficile accedere a cure sanitarie di buon livello. Come in Bielorussia, dove, a detta del ministro della salute Liudmila Zhylevich, la ragione di questa epidemia influenzale (non si parla di pandemia) starebbe nella scarsa cura che i bielorussi hanno per la propria salute. Anche in questo caso la verità è che la Bielorussia è impreparata ad affrontare l'influenza A/H1N1: pochi medicinali, niente vaccino. Sono alcuni dottori a denunciare la situazione: i casi di polmonite si verificano anche tra le persone già ricoverate in ospedale chenon rispondono ai trattamenti con gli antibiotici e sono positive al virus A/H1N1. Ma quest'ultima informazione non viene resa ufficiale e i medici devono scrivere sulle cartelle cliniche che la polmonite è una frequente complicanza dell'influenza. Mentre Ales Byalyatski, un attivista per i diritti umani, descrive la situazione nel terzo ospedale di Minsk come quella di un ospedale in tempo di guerra, con i malati che aspettano anche per giorni nei corridoi che si liberi un letto.
Nessun commento:
Posta un commento