Il cancro della mammella è il tumore più diffuso tra le donne, sia per numero di casi incidenti (rappresenta il 29% di tutti i nuovi casi di tumore) che per decessi (rappresenta il 17% di tutti i casi mortali per cancro).
Dai dati del Registro Tumori si stima che quest'anno in Italia ci saranno 38.286 nuovi casi: vuol dire che (circa) una donna su 9 avrà una diagnosi di tumore al seno. La fascia di età più a rischio è quella delle donne >50, ma si registra anche un trend in crescita tra le giovani donne. Però oggi si guarisce in quasi il 90% dei casi; sessanta anni fa la probabilità di sopravvivere era del 20%; trent'anni fa del 60%. E la mortalità continua a decrescere, lentamente ma in maniera costante, di circa l'1% ogni anno .
E di pari passo va avanti la ricerca. L'ultima scoperta, pubblicata la settimana scorsa su Nature Genetics, riguarda un gene le cui mutazioni aumentano il rischio di cancro al seno e alle ovaie e promette terapie sempre più mirate. Soprattutto, però, a funzionare è la prevenzione: una diagnosi precoce consente di intervenire con trattamenti terapeutici efficaci e conservativi, in grado di incidere il meno possibile sulla qualità della vita.
La speranza, ora, è quella di raggiungere la mortalità zero entro 10 anni. E' un obiettivo ambizioso, per il quale anche un semplice fiore è un grande aiuto.
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