giovedì 2 giugno 2011

E. coli: i numeri del contagio.



Iniziamo subito dicendo che per il momento la fonte di questa rara forma di Escherichia coli  (E.coli) rimane un mistero, mentre il numero di casi continua a salire.

Numeri: eccoli. I giornali e i servizi news citano 1500 casi e 17 morti.
I dati ufficiali  della Commissione Europea (CE) in un comunicato del 31 maggio sono di 1245 casi e 10 morti in 9 paesi, di cui la maggiorparte in Germania. Ci sono poi 399 casi di sindrome emolitico-uremica (SEU), la malattia renale a decorso potenzialmente fatale associata ad alcune infezioni di E. coli.
Il Robert Koch Institute tedesco parla di 470 casi di SEU con 9 casi fatali, in accordo con la Commissione Europea per la quale ci sono 9 morti in Germania e un decimo caso in Svezia.

Dei 1245 casi elencati dalla CE, 1169 sarebbero in Germania, 41 in Svezia, 14 in Danimarca; gli altri casi sarebbe suddivisi tra l'Olanda, la Francia, UK, Austra e Svizzera. La Spagna, indicata inizialmente come paese di provenienza della contaminazione, ha un solo caso.

Tanto per complicare un po' le notizie, Phillip I. Tarr, esperto di SEU alla Washington University School of Medicine di St. Louis, afferma che ad oggi però non è chiaro quanti dei casi di SEU segnalati in Europa sono davvero tali. Il fatto che ci siano dei casi mortali chiaramente indica che i casi gravi si stanno verificando ma al di là di questa constatazione non è chiaro quanti pazienti rientrino nella definizione di SEU sulla base dei test di laboratorio utilizzati per questa diagnosi. Un altro aspetto poco chiaro è quante persone sono realmente infette: non si sa quanti pazienti sono stati sottosposti a test diagnostici appropriati.

Qualcosa di più sulle ipotesi di origine dell'epidemia nei prossimi post.

+ Commissione Europea
+ Robert Koch Institute
+ Eurosurveillance

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