domenica 11 settembre 2011

World Trade Center: implicazioni sulla salute dei soccorritori dell'11 settembre

Gli attacchi dell'11 settembre hanno ucciso migliaia di persone: quasi 2.800 secondo il bilancio ufficiale, compresi i passeggeri degli aerei, molti occupanti degli edifici del World Trade Center, e i soccorritori del primo intervento, come vigili del fuoco e poliziotti chiamati sulla scena dopo l'impatto del primo aereo. Molti sono morti all'istante, altri sono morti lentamente, ed alcuni stanno morendo tuttora.
Una delle cose a cui si pensa sempre quando si parla di 11 settembre, è l'eroismo di migliaia di soccorritori: vigili del fuoco, poliziotti, personale medico e paramedico, intervenuti immediatamente sul luogo del disastro del World Trade Center. Quello di cui non si parla mai, invece, è l'effetto sulla loro salute causato dall'esposizione a polveri, fumi tossici, e quanto fossero consapevoli e preparati ad affrontare il rischio.

In occasione del decennale dell'11 settembre, la giornalista freelance Jori Lewis ha condotto un'inchiesta sulle malattie professionali e tutti gli aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro dei soccorritori del World Trade Center: i pericoli a cui sono stati esposti, la risposta delle autorità di regolamentazione su come di affrontarli; come i rischi sono stati comunicati (o meno) e quali sono state le conseguenze sulla salute a breve e lungo termine.

E' un'inchiesta interessante che vale la pena leggere. Vi riporto le conclusioni:

I soccorritori del World Trade Center continueranno a subire negli anni a venire gli effetti negativi sulla loro salute degli attacchi dell'11 settembre. I ricercatori studieranno gli impatti a lungo termine delle esposizioni a cui vanno incontro i lavoratori durante le operazioni di soccorso, di recupero e di pulizia.
(ndb, a questo proposito è stato istituito il World Trade Center Health Registry, che raccoglie i dati sullo stato di salute di 71.437 persone tra i soccorritori e i lavoratori coinvolti nelle operazioni di recupero e pulizia a Ground Zero e del centro di Staten Island, i residenti e gli alunni delle scuole nella zona intorno al WTC l'11 settembre).
Mentre tutti sperano che non si verifichino più attacchi simili in futuro, è verosimile che si dovranno comunque affrontare disastri su larga scala -provocati da uragani, incendi o fuoriuscite di petrolio - che richiedono l'intervento di squadre di soccorso, di recupero e di pulizia.  La lezione che il World Trade Center dovrebbe lasciarci, è quella di essere preparati a tutelare i soccorritori, a curare e risarcire chi tra di loro rimane colpito da malattie professionali.


1 commento:

Pim ha detto...

Pare che il 60% dei soccorritori soffra tuttora di problemi di salute, sia sotto il profilo fisico che psichico.
Bisogna entrare nell'ordine delle idee che l'11 settembre 2001 è stato un giorno di guerra, con tutte le implicazioni sanitarie del caso.

Ciao Bourbaki, buon fine settimana.
Pim