mercoledì 18 giugno 2008

Il sergente nella neve


Ho ancora nel naso l'odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don.
(Il sergente nella neve, Mario Rigoni Stern, Asiago, 1 novembre 1921 – Asiago, 16 giugno 2008)

Lo scopriamo solo oggi che Mario Rigoni Stern se ne è andato. Il bel fiume Don che scorre nel silenzio dei campi di grano dai papaveri rossi, attraverso i lunghi fili d'acciaio che tracciano le pallottole, nell'aria calda dell'estate, in quella gelida dell'inverno.
La guerra non passava, uomini semplici e coraggiosi erano i nemici crudeli e senza cuore. Il giorno, uno di più, uno di meno pieno di scoppi di mitraglia attutiti dalla neve, sul fronte del corso medio del fiume Don. A inventarsi un modo per riportare a casa un esercito abbandonato.

Dal 1996 brilla un asteroide nel nostro sistema solare dal nome Rigonistern

8 commenti:

Anonimo ha detto...

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