Di fabbrica si muore. E se non è per incidente, un crollo, una caduta, uno scoppio che ti investe, è per qualche veleno, diossina, arsenico, benzene, amianto che giorno dopo giorno si scava la sua nicchia in qualche punto dell'organismo fino ad esplodere devastate: polmone, pleura, vescica. E queste cose toccano mica solo agli operai.
Lavorare uccide, ma se parte una denuncia sulla sicurezza traballante si viene messi subito in libertà. Già la fabbrica è una prigione, ma vuoi mettere fuori senza nemmeno quel misero stipendio?
E così il sindacato negozia su tutto, un po' di sicurezza, un po' di salute, la pelle degli altri, ma il lavoro almeno quello sì, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro.
Un milione gli incidenti ogni anno, più quelli non denunciati: non sempre i signori del lavoro fanno le cose regolari. E' un'impresa difficile per un operaio mantenersi in salute.
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