lunedì 25 maggio 2009

Unhappy days

Non saranno ossessionati dagli algoritmi a Mountain View? Nel 2007 avevano studiato un algoritmo per selezionare i dipendenti migliori, l'ultimo arrivato invece si chiama algoritmo dello scontento e funziona che incrociando una gran mole di dati personali, permette di individuare i dipendenti infelici e insoddisfatti che hanno in mente di licenziarsi.

Di infelicità si fa un gran parlare in questi giorni. Studi epidemiologici che cercano di capire il segreto della felicità,ricerche che spiegano che quel che ci rende infelici è l'incertezza... anche se la paura può aiutare a combattere l'ansia di vivere... anche se è un fattore di stress- a spiegare quanto siamo irrazionali, con argomenti perfin troppo razionalisti, sono due statistici, Simon Briscoe e Hugh Aldersey-Willimans, autori del libroPanicology. Poi si viene anche a sapere che ad essere più infelici, chissà come mai, sono le donne.

Google dice di essere intenzionata a usare l'algoritmo per rendere più felici i suoi dipendenti. L'algoritmo calcolerà anche quando si decide di metter su famiglia, o cambiare città? Meglio non fidarsi di chi dice di preoccuparsi per la felicità altrui. Magari più che dei lavoratori farà la felicità dei datori di lavoro.

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