mercoledì 16 dicembre 2009

Si dice che...

Mentre sui giornali, per quei quattro gatti che il giornale ancora lo comprano, non si parla d'altro che della politica nostrana, sempre pù avvitata su se stessa, e dei politici nostrani cui non par vero di aver l'occasione per censurare internet; mentre insomma si fa attorno al gesto isolato di uno squilibrato un gran chiasso, in rete si fa sempre più fitto il vociare di un esperimento nella miniera di Soudan in Minnesota (US), un paper in uscita venerdì 18 (forse) su Nature e tre seminari programmati simultaneamente giovedi 17 al Fermilab, allo SLAC (Stanford ) e alla University of California Santa Barbara (trasmessi in webcasting).

Che si fa in una miniera del Minnesota? La miniera di Soudan è un osservatorio sotterraneo in cui da qualche anno è stato avviato un esperimento (il CDS: Cryogenic Dark Matter Search) per rilevare i misteriori WIMP, la particelle che si ipotizza costituiscano la materia oscura ma che ancora non si sa se effettivamente esistono.

La scommessa sul web è l'annuncio che i rivelatori del CDMS-II abbiano identificato la materia oscura.

Per prima cosa però c'è stata la smentita, piuttosto brusca ma divertente, dell'editor di Nature a proposito di un paper in corso di pubblicazione:

I was alerted to your blog of yesterday (you certainly don't make contacting you easy). [...]

Your "fact" , that Nature is about to publish a CDMS paper on dark matter, is completely false [..] Your "fact" therefore contains as much truth as the average Fox News story, and I would be grateful if you would correct it immediately.[...].

Poi c'è stata anche la smentita di Priscilla Cushman (University of Minnesota) che collabora al CDMS sul fatto che non c'è nessun paper in pubblicazione su Nature. Cosa che non ha affatto messo a tacere le voci facendo piuttosto pensare ad un paper in pubblicazione su Science, che esce proprio il venerdì, e che non si lascia sfuggire un commento.

Certo che il mistero attorno ai risultati dell'esperimento (cosa che ha fatto immediatamente pensare all'embargo di una rivista, cioè il poco simpatico divieto di divulgazione dei risultati prima della loro pubblicazione) ha fatto da propellente a questa storia. Domani si vedrà se è stato solo tanto rumore per nulla.

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