venerdì 25 giugno 2010

La pandemia e il senno di poi

Oggi il l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) - un organismo, con sede a Strasburgo, per promuovere i diritti umani e la democrazia, ma che non c'entra nulla con l'UE - voterà una risoluzione per criticare la gestione della pandemia di influenza H1N1 da parte del WHO, dei governi e gli organi di sanità pubblica.

La mozione del PACE parte dalle conclusioni di un rapporto, uscito i primi di giugno in contemporanea con un'inchiesta pubblicata su BMJ, secondo cui per promuovere i loro farmaci brevettati ed i vaccini contro l'influenza, le aziende farmaceutiche hanno influenzato gli scienziati e i responsabili per la salute pubblica, nella decisione di lanciare l'allarme presso i governi.

Sono molte però le critiche del mondo scientifico al rapporto del PACE. Soprattutto perché le conclusioni del PACE non tengono conto dei fatti, di come la pandemia è nata e si è sviluppata, come riportato da Nature:

In conversations with more than a dozen flu researchers and public-health officials from Australia, the United States, the United Kingdom and several other countries, Nature heard many objections to the conclusions of the report on which the resolution is based. 

Anche secondo lo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) di Stoccolma, le conclusioni del rapporto PACE sono distorte, secondo quanto affermato da Angus Nicoll: "The conclusions of the report do not fit the facts as we see them, and as are backed up by science."

Le critiche sono utili quando sono obiettive e come sottolineato anche nell'articolo di Nature, ci sono molte lezioni da imparare dalla pandemia H1N1: una maggior trasparenza dei meccanismi decisionali del WHO, e nei rapporti tra ricerca e industria. Attualmente è in corso un'indagine indipendente condotta da un panel di 29 membri presieduto da Harvey Fineberg, il presidente dell' Institute of Medicine americano, che presenterà le sue conclusioni alla prossima World Health Assembly. E sarebbe il caso di avere spiegazioni del perché molti governi hanno fatto contratti ingiustificatamente lucrosi per le aziende farmaceutiche; cosa, quest'ultima, che però non c'entra col WHO.

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