Ecco chi è Frati (Luigi), rettore de La Sapienza in lotta contro i ricercatori fannulloni.
Come il nostro eroe conosca bene il mondo dei fannulloni universitari lo potete leggere in questa inchiesta de L'Espresso. Che sia proprio Frati (Luigi) a lamentarsi che il 10% (ma probabilmente anche di più) dei ricercatori sono dei fannunulla facenti che andrebbero cacciati è divertente perché è molto probabile che una parte di loro li abbia piazzati proprio lui.
Del resto a La Sapienza c'è Frati (Paola), laureata in giurisprudenza ma prof ordinario a Medicina Legale (da Giurisprudenza a Medicina, bel salto) con la bellezza di 10 pubblicazioni (una miseria) indicizzate da Web of Science(Thomson Reuters), di cui ben 4 pietre miliari sulla prestigiosissima Medicina nei secoli. A me torna facile, è una situazione che conosco, ma provate a immaginare quelli che, con più curriculum se la sono vista passare avanti.
Poi c'è Frati Giacomo, associato di Scienze Tecniche Mediche Applicate; Luciana Rita Angeletti in Frati, ordinario (facoltà di Medicina, of course) di Storia della medicina. E ovviamente a certi livelli il dottorato è un optional.
"Nel 1990 [Luigi Frati] viene eletto per la prima volta preside della facoltà di Medicina. Da quella postazione preme sulla conferenza dei presidi di tutta Italia per[...] spezzettare le materie e moltiplicare le cattedre. In particolare aumentano i ricercatori e i patologi come Frati che, a sentire l'ex direttore generale del Policlinico Tommaso Longhi, non brilla certo per l'attenzione ai pazienti. Secondo Longhi, spesso Frati non firmava le schede di dimissioni dei malati e non si curava delle diagnosi dell'unità operativa di Oncologia nella quale è direttore. La linea di Frati ha pagato: i medici che sono divenuti professori grazie a lui gli sono riconoscenti e lo dimostrano a ogni elezione. Così il suo incarico che avrebbe dovuto durare tre anni è ormai diventato a vita." (L'Espresso)
Capite come siamo ridotti se quelli come Frati parlano di cacciare i ricercatori fannulloni per avere anche il potere morale?
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