Ha l'aria spaventata questa gatta e dev'essersela vista brutta.
Certo, al momento in Ungheria ci sono 4 vittime (due bambini), 6 dispersi e almeno 120 feriti di cui 8 gravi; 100 famiglie evacuate. Sono questi per il momento i numeri dell'emergenza. Ma accanto a queste priorità, vittime dimenticate di ogni disastro, ci sono anche loro, gli animali.
Quanti animali saranno morti inghiottiti dal fango chimico? Dalle notizie su internet si legge che le zone colpite sono villaggi di campagna, dunque...
Erzsebet Veingartner, una vedova di 61 anni che quando ha visto arrivare l'ondata rossa si trovava nella sua cucina e ha avuto la prontezza di spirito di chiudere il gas e salire in soffitta, racconta: "I lost all my chickens, my ducks, my Rottweiler".
Il Daily Mail pubblica la foto di un gattino sommerso dal fango - non gli sono bastate le proverbiali 7 vite.
Non fraintendiamo, prima di tuttoci sono le vittime umane. Certo poi ci sono anche le macchine distrutte e i danni economici. Benedetta economia. E non sarà bello tornare a vivere in un ambiente pesantemente inquinato, e questa è una storia altrettanto brutta. Ma accanto a tutto ciò, nelle tragedie annunciate dalla negligenza e dal profitto cercato a scapito della sicurezza e dell'ambiente, non dimentichiamoci sempre degli animali, gli esseri dal pelo lungo che non sanno parlare. Silenziosi, e fin troppo pazienti.
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