martedì 18 gennaio 2011

Berlusconi e la seduzione del male




Perché gli Alfano, i Gasparri e compagnia, Santanché e Brambilla difendono allo stremo Silvio Berlusconi? Pensavo: difendono Berlusconi per difendere se stessi e il loro potere. Eppure... la storia di Berlusconi non è un po' la tragedia di Riccardo III? In fondo è il dramma nel Palazzo che avvelena la vita della gente comune; e non c'è bisogno di fare esempi.

Le vittime di Riccardo sono partecipi della loro stessa distruzione. Lady Anna si lascia sedurre, pur sapendo che è  un uomo malvagio; altri personaggi si lasciano conquistare dal suo carisma e non prestano attenzione al suo carattere disonesto e violento. Eppure mettetevi nei panni del pubblico; io ero dalla parte di Riccardo. Il linguaggio nell'opera di Shakespeare è importantissimo: con le parole Riccardo manipola, confonde, controlla; è un affabulatore della menzogna venduta come verità. I monologhi brillantissimi lo innalzano al di sopra di tutti; fino al disastro finale, si parteggia per il re malvagio, si spera che riesca nei suoi piani.

Come opera storica Riccardo III parla delle conseguenze del comportamento di coloro che sono al potere. In Shakespeare è l'idea che la virtù morale di un governante ha un effetto diretto sulla salute dello stato. Uno stato con un buon governante fiorisce mentre uno stato con un cattivo governante soffre. Soprattuto, però è la gente comune la prima a non credere più in lui; prima, molto prima dei nobili e dei cortigiani. Non 'è speranza nel Palazzo.

2 commenti:

rottasudovest ha detto...

vabbe', ma Riccardo III poi finisce pure, quest'ultimo atto nostro quanto ha intenzione di durare?! è questa la cosa che mi piace meno di questa rappresentazione. Su tutto il resto, magari hai ragione, ma io non ho mai trovato alcun fascino, né estetico, né etico né politico, nada de nada, in B, per cui non capisco come possa sedurre né come, in un clima ormai da si salvi chi può, questi continuino a difenderlo... Cioè, se quello è un uomo seducente e brillante, me ne vado su Marte.

bourbaki ha detto...

soldi e potere seducono sempre