venerdì 4 settembre 2009

Influenza suina: epidemiologia dei casi mortali

Prima vittima italiana: il cinquantenne, con un quadro clinico già compromesso per un'insufficienza renale e cardiomiopatia, ricoverato nel reparto di rianimazione del Cotugno di Napoli per polmonite.

I letti tecnologici delle unità di terapia intensiva saranno il campo di battaglia dell'influenza suina.

Per la maggioranza di noi l'influenza nuova non sarà diversa dall'influenza di stagione, ma tra quelli per i quali sarà necessario un ricovero ospedaliero, secondo le stime del WHO il 15% dovrà essere trattato nelle unità di terapia intensiva, dove potrebbe rimanere anche per 2-3 settimane. Per un decimo di questi sarà necessario l'ECMO, la sofisticata apparecchiatura, limitata a pochi centri specializzati, utilizzata per garantire la circolazione sanguigna extracorporea negli interventi a cuore aperto e che tenendo cuore e polmoni a riposo favorisceil loro recupero funzionale.

La Health Protection Agency ha rilevato che nell'ultima settimana il numero dei casi riportati globalmente è cresciuto dell'8% mentre il numero di casi mortali è incrementato del 21%. L'età media di coloro che sono morti è di 37 anni. Complessivamente il 50% circa dei casi mortali ricade nella fascia d'età 20-49 anni, in confronto al 12% negli over 60.

Maggiori dettagli sull'epidemiologia dei casi mortali si possono trovare in uno studio di ricercatori francesi pubblicato su Eurosurveillance. Ma intanto quello che sembra emergere è che questa stagione influenzale sarà molto complessa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny