domenica 23 gennaio 2011

Italia, un paese malato?


Mi è capitato questa mattina di leggere su un blog de Il Fatto Quotidiano, questo articolo: Elogio di Cuffaro.
La tesi è semplice: pur con una situazione famigliare difficile, Totò Cuffaro ha serenamente accettato la condanna e si è costituito, dando esempio di un comportamento dignitoso, cosa rara tra i politici.

E questo è quello che non capisco: è vero che nessuno può essere contento quando una persona viene condannata ad anni di prigione ma perché ciò che è considerato normale per un cittadino qualunque - chiamato a scontare la pena in caso di condanna - deve diventare motivo di elogio per un politico?
Il fatto che altri politici facciano di tutto per sottrarsi alla giustizia non dovrebbe semmai farci fare autocritica su noi stessi? su chi scegliamo di di affidare il governo del paese?

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