In Bassa Sassonia i test hanno individuato, pare per la prima volta, un prodotto che è stato fornito in tutte le località in cui si sono verificate vaste infezioni di E. coli. Quale prodotto? i germogli di soia, che già alcuni anni fa erano stati causa di un'epidemia analoga in Asia.
Il sospetto è che la causa della contaminazione sia nella scarsa igiene nell'azienda che li ha prodotti o in qualche negozio o mercato. Intanto la storia del germogli di soia si sta diffondendo.
In attesa di trovare le prove definitive che colleghino i germogli di soia all'epidemia, alcuni esperti avanzano un'ipotesi alternativa, e che cioè l'agente patogeno possa essersi sviluppato in un impianto per la produzione di biogas. Secondo Bernd Schottdorf, direttore di uno dei più grandi laboratori medici privati europei, nei fermantatori si verificano degli incroci tra batteri, e cosa realmente succeda è qualcosa di largamente inesplorato.
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