Non si vede [in questa parassitosa nazione di divisioni perpetue, che ha avuto dei Machiavelli ammutoliti, ma non un De Gaulle capace di dirci che ci ha capiti], dappertutto stendiamo lo sguardo, che passività incurabile, torpore, inebetimento... (Così bene lo previde, nel suo romanzo postumo, Guido Piovene).La piazza egiziana ha acceso un barlume di speranza: il suo messaggio ancora sigillato viaggerà lontano. Un Egitto che immagina qualcos’altro, per sé e per tutti, è una pietra preziosa che irradia una luce insolita di fresca aurora.Non sarà stato per una volta il grande Ceronetti un tantino ottimista? Guardate, in Nord Africa hanno avuto la rivolta dei Gelsomini, e guai a parlare ai tunisini di rivolta per il pane: a illuminare la loro rivoluzione sono ideali di libertà e dignità. Ma qui da noi? I rifiuti che invadono Napoli non interessano a nessuno; decenni di corruzione politica ci hanno reso indifferenti a qualunque scandalo. Che i politici mentano in maniera disinvolta e spudorata, lo troviamo normale. E la protesta del popolo viola davanti ad Arcore è stata eloquente: da noi ci può essere al più una rivolta delle mutande.
domenica 6 febbraio 2011
Il popolo viola sfila ad Arcore
Pubblicato da
bourbaki
Fantastico editoriale di Guido Ceronetti, La speranza che viene dall'Egitto
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